Le armi

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Le armi

Nel 1977 il Terziere Casalino presenta la sua prima arma la catapula. Realizzata grazie alla maetsria, la dedizione e la perizia dei suoi contradaioli rivisitando i progetti e gli studi sulle armi contenuti nel Codice Atlantico di Leonardo Da Vinci. Riadattando i progetti di Leonardo alle eseginze del corteo (molte delle sue armi avevano dimensione eccezionali non adatte alle vie della città) ma matenedone inalterato il concetto creativo e funzionale vengono realizzate negli anni: la catapulta, la balista su ruote, il cannone a vapore, la bombarda, la frusta, il cannone gigante su ruote. Anche la scelta dei proiettili usati dalle armi non risulta casuale. Il borotalco sparato vuole infatti imitare il proiettile a calcina, anche lui proposto come arma da leonardo da vinci , ma come si legge in varie cronache dell'epoca già diffuso :

Anonimo Genovese (ed. Cocito), a. 1311, 47.30, pag. 275: " Lì fo la gran bataja dura / de le barestre, lance e pree, / chi da nona a vespo dura, / e cazinna pre galee. || Nicolas, Anon. gen., pag. 151 ipotizza in alternativa che si tratti di «un perfetto cazinnà , imparentato con il toscano calcicare, calciare "pestare" (con altro suffisso)»; il v. 30 significherebbe così «e [la battaglia] piombò sulle galee»".Fr. da Barberino, Doc. Am., 1314 (tosc.), pt. 7, docum. 9.89, vol. 3, pag. 129: "calcina con lancioni, / pece, pietre e ronconi, / balestra e l'altre molte / ch'ài per castello accolte..."e come scrive lo stesso leonardo in una lettera a a Ludovico il Moro in cui offre i suoi servigi, come scienziato libero professionista che affronta i problemi militari: "Sia gittata in fra i navili nemici con trabocchetti calcina e orpimento e verderame in polvere, e tutti quelli che nello anelito piglieranno detta polvere, coll’anelito si tramortiranno; ma guarda tu ad avere il vento che non ti mandi polvere incontro, o veramente avere al naso e alla bocca una sottile pezza bagnata acciò che la polvere non passi".